pensieri personali

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    per parecchio tempo non ho più letto il forum. Tra impegni di lavoro, famigliari ecc. mi sono come "disconnessa" da me stessa. Il covid ha creato molti disagi un po' in tutte le situazioni e nelle persone, ma credo che chi avverte di più cosa davvero ha creato, oltre ad essere la categoria degli psicologi, sono gli insegnanti di tutti i gradi di scuola. Noi vediamo il disagio dei figli ma soprattutto le difficoltà delle famiglie a far fronte a tutto ciò che è successo negli ultimi due anni. Io lavoro in una scuola dell'infanzia quindi ho visto nei bimbi la mancanza di vita sociale e di confronto con persone esterne alla famiglia, ma soprattutto ho visto l'incapacità di alcuni genitori a gestire le difficoltà dei propri figli perchè troppo concentrati sui propri problemi e principalmente a recuperare la "propria" vita sociale e le proprie libertà personali (fosse anche solo tornare al lavoro potendo lasciare i figli il più possibile negli ambieti scolastici). Mai come quest'anno abbiamo avuto bimbi iscritti al pre e post scuola fino all'ultimo minuto. Il mio non è un attacco alle famiglie, avendole frequentate e ascoltate capisco e a volte condivido sia le difficoltà che le scelte. Solo mi rendo conto che da tutto ciò sta venendo fuori una società sempre più individualista e fragile. Senza contare che gli effetti sulle nuove generazioni li vedremo tra diversi anni. Questi ragazzi che fanno fatica a parlarsi vis a vis, preferendo tutto ciò che è tecnologico, ma che poi se si trovano in gruppi si contagiano molto più facilmente in senso negativo. Bande che si picchiano, che picchiano o fanno danni... (senza fare di tutta l'erba un fascio!). Perchè questo mio sfogo? Forse solo per dire che tutta questa situazione, insieme ad alcuni problemi personali che solo da poco mi sono decisa ad affrontare con l'aiuto di esperti, mi ha portato a vedere tutto un po' nero e a rinchiudermi in me stessa. Poi pochi mesi fa ho iniziato a vedere una telenovela (molto pasticciata e non certo bella come Cuore selvaggio). Mi ha colpito ed ho contiunato a vederla quando potevo perchè era piena di tradimenti e situazioni un po' equivoche ma era trasmessa da TV2000 (legata al Vaticano). La situazione mi ha intrigato e divertito, ma soprattutt mi ha aiutato a rimettere il tutto in una prospettiva più corretta e più "liberale". Così mi sono rivista anche Cuore selvaggio e mi è tornata la voglia di leggere il forum. Trovo che poter leggere tutte le vostre discussioni a volte serie, a volte solo riguardanti C.S. mi aiuta almeno per un po' a staccare dai problemi e a rilassarmi perciò vi voglio dire un grande GRAZIE. E scusate le sfogo...
     
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    Bentornata, Cuoselv. Le tue domande sono anche le mie. Riguardano genitori e figli, ragazzi, scuola, aspettative, rapporti con l'impegno e con il lavoro e tante altre cose. Conosco molte persone che vivono con correttezza e responsabilità, ma mi capita di vedere anche tante contraddizioni. Non ho figli, quindi non so come reagirei, ma quando vedo adulti che pongono al centro della propria vita se stessi, mettendo in secondo piano i loro figli, non so quale sia il punto di equilibrio più giusto, ma sicuramente avverto allarme e disagio. Come mi mettono a disagio tutti questi e queste cinquantenni che si pongono di fronte al problema dei rapporti diciamo sentimentali ragionando e reagendo come quindicenni
    Io credo che dobbiamo metterci a crescere, di corsa. Dai tredici a cinquanta anni e passa sono tutti adolescenti, si vestono, parlano, si comportano tutti da adolescenti. Adulti= responsabilità. E qui c'è un vuoto. Meglio giocare a essere dei ragazzini.
    Io ho l'impressione che di persone così ce ne siano tante, che siano proprio il prodotto di una cultura che piano piano si è affermata. Speriamo di no...
     
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    Hai ragione a dire che sono ancora, o meglio vorrebbero essere ancora adolescenti a 50 anni, però (sempre senza fare di tutta l'erba un fascio) il problema è che impera l'egoismo. Basta che sto bene io e chi se ne frega degli altri. Lo vedo in questo periodo che c'è siccità: dovrebbe essere proibito bagnare i giardini e riempire le piscine, però io vedo giardini verdissimi (quindi irrigati ogni notte) e sento scorrere acqua a non finire da chi ha la piscina a casa. Capisco la necessità di non far morire le piante, anch'io i miei vasi li bagno ogni tanto, (ho un ulivo, un melograno e un limone regalati a cui tengo) e capisco la necessità di rinfrescare e far giocare i bambini con l'acqua, però non condivido l'esagerazione. Ci sono persone che vivono di agricoltura o che hanno orti per la verdura che non possono e non riescono a bagnare. Vedono tutte le loro fatiche e i loro soldi andare letteralmente in fumo e c'è chi spreca per divertimento o estetica (un giadino bruciato dal sole è brutto da vedere!). Che brutto mondo che trasmettiamo alle nuove generazioni sia in campo ambientale che nel modo di pensare e rapportarsi con gli altri. E poi ci lamentiamo dei giovani...che esempio siamo noi "cosi detti" adulti?
     
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    Io lavoro a scuola...primaria...e ho una figlia 18enne...il covid ci ha davvero cambiato la vita,ahimè.
     
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3 replies since 3/8/2022, 00:46   53 views
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