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Sono d'accordo con Claire...ci penso e poi do il mio voto... . -
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Buona l'idea del prompt. . -
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Un mio vecchio post del 13-11-18 e vedete che già allora i titoli erano simili a questi ultimi
Una prima proposta:
La fine
Il primo figlio
Il matrimonio di Andrea
L'avvocato Manera s'innamora
Mercedes si sposa
Donna Sofia si rimarita
Penso che come dice Claire o restiamo sul generico e scegliamo tra Il dono, L’ospite inatteso , Il messaggio, Il mazzo di fiori,oppure spremiamo le meningi e cerchiamo un argomento più specifico. -
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A parte quello che hanno fatto in India,non ho nulla contro l'inglese o gli inglesi
Ho una pronuncia atroce ma non mi dispiace ogni tanto usare termini anglosassoni,anzi a volte lo ritengo essenziale,la mia è solo una riflessione che prende spunto da prompt
Sempre più spesso mi chiedo:perchè nel quotidiano devo usare parole inglesi anche quando la necessità non c'è?
Perchè devo dire serial invece di serie? O movie invece di film?
Perchè devo dire che ho visto Lilly vestita in total black invece che ho visto Lilly vestita tutta di nero?
Perchè devo confidare a Claire che ho letto un romance invece di confidarle che ho letto un rosa o un romanzo d'amore?
Perchè devo parlare di editing invece che di revisione?
Perchè devo fare shopping con Fogliarella invece che compere?
Perchè devo regalare a Blue una maglia di un famoso brand invece che di una famosa di marca?
Perchè devo dire business invece di affari?
Perchè devo fare gossip con Ancoratu invece che spettegolare?
Da tempo cerco una ragione davvero valida ma non la trovo. -
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Io non spettegolo mai . -
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Fadibi, compere con te super volentieri!!!!
e hai perfettamente ragione...w l'italiano!. -
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Io quanto a "brand" non ho preferenze...
Però concordo con Fadi: l'italiano è una lingua bellissima, difficile da imparare, forse, anche per noi...però è bellissima.
E, soprattutto, ci sono le parole per tutto. Ma, secondo me, la cosa più grave è che, soprattutto le nuove generazioni, non conoscono proprio la parola italiana corrispondente, cioè non conoscono la loro lingua e, a lungo andare, in questo modo, l'italiano non dico che muoia ma potrebbe impoverirsi.
Tempo fa, per lavoro, dovendo compilare una scheda anagrafica, chiesi a una ragazza italiana se fosse nubile o coniugata. Lei mi guardò basita come se le avessi parlato in ostrogoto e mi disse "sono single". Al che io la guardai e le dissi (perché me la tirò fuori dal cuore) che esisteva la parola italiana per definire lo stato civile: nubile per le donne, celibe per gli uomini. Forse dovevo tacere e non fare la maestrina ma io ho sempre trovato bellissima la mia lingua, mi sforzo sempre di imparare, faccio attenzione ai verbi, alle parole...cerco di mettere anche a frutto ciò che ho imparato e continuo a imparare. Io credo che se non si ama e si apprezza la propria lingua difficilmente si riesce a imparare bene una lingua straniera perché una lingua non è solo un insieme di parole e grammatica ma racconta la propria storia, le proprie tradizioni, la propria cultura. Le altre parole prese a prestito devono arricchirla e non ucciderla...
Scusate la filippica.... -
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Ancoratu:parlando di lingua,lo spettegolamento ci stava bene
Fogliarella:chissà? Mai dire mai!
Concordo Blue,hai fatto benissimo e io avrei fatto uguale!
La lingua non è un'entità statica, (credo di aver già espresso tempo fa questo mio pensiero),è normale che cambi e che si contamini ma quando è troppo non va bene
L'inglese prende sempre più piede tanto che ormai è diventato un ingiustificato e continuo intercalare ed io temo proprio che l'italiano muoia nonostante l'Accademia della crusca, che da quello che ho capito ben poco fa o può fare
In futuro si parlerà l'inglese intercalato dall'italiano
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Io comunque continuo a parlare all'antica,cioè riducendo al minimo l'inglese,è una delle tante mie personali e derise campagne donchisciottesche ma vado avanti
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Ma io insisto per quanto mi riguarda: non spettogolo mai
Ci tengo troppo
Mai pettegolezzi. Li trovo odiosi e distruttivi, a cominciare da chi li fa. -
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Purtroppo, il gergo delle Fanfiction, a partire già da questa parola, è zeppo di inglesismi.
Anzi, credo siano proprio tutte parole inglesi, come rating, prompt, what if...
Credo perché sia un fenomeno nato proprio all'estero e successivamente arrivato sulle nostre piattaforme.
Siete state già molto brave che su questo sito le chiamate fan racconti.. -
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A scuola, già dalla primaria, le mamme si preoccupano che i loro bambini sappiano l'inglese... peccato che per parlare, studiare le discipline orali, fare un concorso, capire le famigerate INVALSI, occorra sapere la nostra lingua...
Io poi, ho insegnato 15 anni francese ai piccoli( sono a pochi km dal confine ), cosa utilissima, dato che i francesi sconfinano sempre per fare la spesa e mio marito stesso vi lavora ( mia figlia, con il suo diploma avrebbe potuta scegliere Nizza come sede universitaria per esempio...qui normale, sempre per una questione di vicinato)..... lo hanno tolto: solo l'inglese è la lingua europea...
Pazienza!. -
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Ancoratu:Ma io insisto per quanto mi riguarda: non spettogolo mai
Ci tengo troppo
Mai pettegolezzi. Li trovo odiosi e distruttivi, a cominciare da chi li fa
Buon per te e per i tuoi amici
Dovrebbe essere un comportamento generale. -
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Lilly:Purtroppo, il gergo delle Fanfiction, a partire già da questa parola, è zeppo di inglesismi.
Anzi, credo siano proprio tutte parole inglesi, come rating, prompt, what if...
Fogliarella:A scuola, già dalla primaria, le mamme si preoccupano che i loro bambini sappiano l'inglese...
Vivo in questo secolo e comprendo l'ansia delle mamme e l'esigenza dell'inglese in determinati contesti
La lingua britannica è diventata la lingua globale,fondamentale per relazionarsi,commerciare,studiare,accedere ad altre culture,ecc.
Dico solo che ogni tanto invece di guardare solo avanti, dovremmo dare uno sguardo anche indietro
Non dovremmo dimenticare ma preservare le nostre radici e tra queste c'è il dialetto che nessuno conosce più,(un vero tesoro storico e culturale),e l'italiano
Se mi trovo a un congresso internazionale di letteratura rosa è ovvio che userò parole inglesi
Se l'azienda dove lavoro ha rapporti con l'estero senz'altro utilizzerò moltissimo l'inglese
Ma personalmente e non voglio convincere nessuno,trovo inutile,senza un vero senso ed eccessivo fino al ridicolo,usare la stessa terminologia a discapito dell'italiano nella vita di tutti i giorni. -
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Torno ancora sull'argomento lingua italiana...
Io non sono contro le lingue straniere, anzi!
Nei miei studi le lingue straniere hanno sempre avuto una grande importanza anche se poi (e tuttora) non ho avuto la possibilità di parlarle: non ho viaggiato molto...fisicamente... e nei miei lavori le lingue straniere non sono così importanti...finora...
Continuo a studiarle, nonostante tutto, e non ho niente in contrario che si cominci a studiarle molto presto perché nel tempo attuale sono importanti per tutto e bisogna essere pronti e in un mondo sempre più difficile è importante sapersi destreggiare in tutti i modi possibili.
Ciò non toglie, però, che possa coltivare l'interesse per la mia lingua madre, che in Italia cerchi di parlare in italiano possibilmente corretto, che limiti (ahimé) le lingue straniere che conosco per dare indicazioni a qualche turista, aiutare amici o parenti a tradurre qualcosa, a seguire serie e film o leggere testi in lingua originale...così mi alleno...
Non arrivo ad estremi...diciamo così...autarchici...che nella storia italiana hanno raggiunto estremi imbarazzanti: certe parole e/o espressioni se ne conosco il significato, capita di usarle...ecco...
Come dice Fadi, certi contesti richiedono la lingua inglese: se pensiamo a tutto il mondo dei computer tutto è inglese e anche gli acronimi che usiamo derivano da espressioni inglesi...pc è personal computer...perché lo sviluppo di quelle tecnologie è nato negli Stati Uniti e i nomi sono tutti...o quasi...inglesi.
Beh...quasi perché chi ha inventato il microprocessore che è la base dello sviluppo di tutta le tecnologia che ha portato ai livelli di oggi è italiano, vicentino fra l'altro, mio conterraneo, Federico Faggin, che ha trovato la possibilità di sviluppare le sue idee negli Stati Uniti...ma lui è più veneto di me...
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